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Che cosa c'è nel "sacco di manoscritti" che il postino lascia dietro la porta di un editore? Quali storie, quali generi, quali stili? Con quale invenzione-espediente-escamotage l'aspirante scrittore può ancora provare a vincere la diffidenza del cinico e disilluso "editor" di turno? Quali sono le regole di quella guerra non dichiarata che ogni giorno oppone tutti coloro che vogliono essere letti e pubblicati a coloro che per mestiere (e vocazione) non cercano altro che il minimo pretesto per non pubblicarli? E chi, e come, si salva da questa mattanza? E, soprattutto, che cosa hanno scritto gli autori che non saranno pubblicati e i cui manoscritti sono destinati a finire al macero?